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In breve
L'impegno di Bayer in cerealicoltura non si ferma: da oggi è disponibile una breve guida pratica per supportare gli agricoltori nella gestione delle infestanti in campo e contestualmente prevenire la diffusione delle resistenze. Risolvere questa problematica è possibile, ma occorre un approccio integrato.
Le malerbe infestanti sono la principale causa di perdite di produzione nei cereali a livello mondiale.
Abbiamo realizzato questa sezione per aiutare gli agricoltori a capire come gestire la diffusione delle infestanti resistenti nei loro campi. Comprendere il grado di rischio che si sviluppino, in base alle abitudini agronomiche di ciascuno, è un valido aiuto su come migliorare le tecniche, grazie anche ai preziosi consigli tecnici dei nostri esperti.
I principi generali che vanno adottati per prevenire o contenere il fenomeno dell'evoluzione a resistenze vanno adattati e hanno una diversa efficacia in base alle caratteristiche biologiche delle malerbe
Ogni appezzamento è a sé e va studiato e analizzato insieme ai tecnici per definire quale sia la strategia migliore di difesa dalle infestanti, in base alle specie coinvolte e ad eventuali resistenze già presenti.
Tuttavia, vi sono alcuni elementi fondamentali da considerare che ci possono guidare verso una miglior gestione degli appezzamenti:
Numero di colture differenti nella rotazione
Tipologia di colture in rotazione (prevalenza di invernali o primaverili)
Trattamento erbicida aggiuntivo (pre-emergenza o post-emergenza precoce)
Profondità di lavorazione o non lavorazione
Numero di operazioni di gestione nel periodo inter-colturale (falsa semina o erpicatura)
Numero di meccanismi d’azione utilizzati nella rotazione
Numero di campagne successive con lo stesso meccanismo d’azione
Agendo su questi parametri è possibile migliorare la gestione delle infestanti. Più aspetti si prendono in considerazione e più ci si avvicina alla gestione ottimale da questo punto di vista. Ovviamente il tutto deve essere calato nella realtà produttiva dell’azienda agricola, compresa quella economica, che spesso vincola alcune scelte.
Nonostante questo, le soluzioni a disposizione dell’agricoltore per migliorare le strategie di gestione non mancano:
• Evitare di usare seme non certificato, specialmente se deriva da aree fortemente infestate;
• Ritardare di circa 3 settimane la semina nei campi più infestati per ridurre la concorrenza delle infestanti, limitando il periodo per il loro sviluppo (ad es. contro Lolium ed Alopecurus);
• Intervenire su infestanti graminacee entro lo stadio di inizio accestimento e dicotiledoni entro le 6-8 foglie;
• Seguire dosaggi in etichetta e “buone pratiche agronomiche di diserbo”;
• Evitare la dispersione di semi di graminacee in altri appezzamenti (pulendo la mietitrebbia quando ci si sposta da un appezzamento all'altro e raccogliendo per ultimi gli appezzamenti più infestati).
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