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In breve
Originaria del Sud America, la tignoletta del pomodoro è un micro-lepidottero che ormai rappresenta l'insetto chiave nelle coltivazioni di pomodoro da mensa, soprattutto sotto serra e soprattutto nel Sud Italia, dove gli inverni miti ne consentono l'attività praticamente tutto l'anno.
Giunto in Italia nel 2008, questo insetto si nutre delle foglie e dei frutti del pomodoro e di altre solanacee, causando seri danni alle produzioni sia perché indebolisce le piante, sia perché arreca danni estetici ai frutti, che diventano invendibili. Inoltre i fori d'ingresso delle larve rappresentano la via d'accesso per numerosi microrganismi che causano la marcescenza del prodotto.
Per questo motivo l'agricoltore che vuole preservare la redditività della serra deve impostare un'attenta strategia di difesa, che abbia come cardine il monitoraggio dei voli degli adulti e l'impiego di sostanze insetticide efficaci.
La tignoletta del pomodoro è un piccolo lepidottero (9-13 mm) la cui femmina depone 200-250 uova singolarmente o in piccoli gruppi disordinati. Se le condizioni ambientali sono favorevoli dopo pochi giorni (4 a 30° C) fuoriescono le larve che iniziano a nutrirsi del materiale vegetale che trovano.
Le mine di alimentazione (da qui il nome di fillominatrice del pomodoro) più comuni sono sulle foglie, ma può cibarsi anche dei frutti, i quali vengono attaccati dalle larve, che fuoriescono dalle uova deposte sul calice, oppure da esemplari in stadio avanzato di sviluppo che si spostano dalle foglie ai frutti in cerca di cibo.
La larva, che a maturità è lunga 7-8 mm, si può incrisalidare o sulla pianta oppure nel terreno, tra i residui vegetali e le particelle di terra.
Dopo qualche giorno dal bozzolo sfarfalla l'adulto che andrà alla ricerca di un partner per l'accoppiamento. Nelle serre del Sud Italia le condizioni ambientali sono tali da permettere almeno 7-8 cicli all'anno (a 30° C il ciclo biologico si completa in 29 giorni).
I frutti colpiti da larve di prima generazione o erranti presentano ben visibile il foro d'ingresso, che rende il prodotto invendibile. Inoltre le lesioni aprono la strada a microrganismi che causano marciumi.
Oggi è possibile difendere efficacemente le piante di pomodoro da Tuta absoluta. Bisogna però prestare un'attenzione costante a questo fitofago e seguire queste semplici regole: