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In breve
Nel biennio 2018-2019 sono state effettuate rispettivamente due prove di efficacia sui prodotti e una sugli effetti su vinificazione di Moscato bianco e Chardonnay per il controllo dell’oidio. Prodotti quali Bacillus pumilus-QST 2808 e Bacillus amyloliquefaciens proteggono il grappolo con un’efficacia molto simile ai formulati a base di zolfo. La strategia a base di solo zolfo ha comportato una protezione dal patogeno inferiore alle due strategie che uniscono B. pumilus-QST 2808 e zolfo.
La buona attività protettiva da parte di B. pumilus-QST 2808 (Sonata) è confermata dalle due prove: nonostante tutte le tesi risultino statisticamente paragonabili, è visibile come la strategia a base di solo zolfo presenti una protezione dal patogeno numericamente inferiore alle due strategie che uniscono B. pumilus-QST 2808 e zolfo. Si evince quindi come questo prodotto biologico possa sostituire il trattamento in base zolfo in alcune fasi della stagione senza causare problematiche di protezione, diminuendo allo stesso tempo la problematica delle scottature a danno delle foglie. L’utilizzo di prodotti diversi dallo zolfo risulta particolarmente interessante soprattutto alla luce dei risultati delle prove vinificazione, che hanno evidenziato come l’utilizzo di zolfo nella fase finale di stagione possa comportare la presenza iniziale di composti solforosi nocivi per l’aroma e il sapore del vino. Al contrario, questa problematica risulta assente negli altri prodotti antioidici naturali saggiati. Considerato anche l’ottimo stato fitopatologico alla vendemmia delle uve delle diverse tesi, i prodotti naturali esaminati risultano un’importante alternativa all'uso dello zolfo in agricoltura biologica, oltre che un’interessante soluzione in agricoltura integrata per alleviare l’impatto ambientale della produzione agricola senza rinunciare una protezione adeguata del raccolto.