Uno studio pubblicato di recente negli Stati Uniti sul Journal of Environmental Quality documenta il contributo significativo di Preceon - Smart Corn System per una produzione di mais da granella più sostenibile. Analizzando diversi anni di dati, un team composto da ricercatori Bayer e universitari ha dimostrato che lo Smart Corn riduce in media del 13% l’impronta di carbonio della coltivazione del mais, grazie a rese più elevate, apparati radicali migliori e a una gestione più efficace degli input.
Sebbene Preceon - Smart Corn System offra numerosi vantaggi agli agricoltori, tra cui un aumento della produttività e della resistenza del mais agli stess, questo studio quantifica i benefici ambientali di Preceon rispetto agli ibridi di mais tradizionali. Tra i principali risultati emersi:
• Minore impronta di carbonio e riduzione delle emissioni di gas serra (GHG):
Preceon - Smart Corn System
riduce l’impronta di carbonio nella coltivazione del mais in media del 13%, con riduzioni che vanno dal 3% fino al 28%, rispetto agli ibridi convenzionali. Inoltre, grazie alla migliore gestione degli input azotati a all’apparato radicale più sviluppato che sequestra una maggiore quantità di carbonio dal suolo, riduce le emissioni di gas serra di 0,09–0,78 tonnellate di CO₂ equivalente per ettaro.
• Migliore ottimizzazione degli input e gestione ottimizzata dell’azoto:
La statura ridotta dello Smart Corn consente agli agricoltori di accedere ai campi per un maggior periodo, permettendo una
gestione più attiva degli input, come la protezione delle colture e le applicazioni di azoto,
migliorando così le rese e l’efficienza produttiva.
• Minori perdite colturali:
Preceon – Smart Corn System offre agli agricoltori una
maggiore protezione contro l’allettamento e la rottura degli steli causata dal vento, consentendo di raccogliere una quota maggiore delle colture seminate.
Da tempo si ritiene che Preceon – Smart Corn System offra benefici in termini di resilienza climatica e impatto ambientale, ma questo è uno dei primi studi scientifici a quantificarli su più dimensioni. Sebbene si tratti di uno studio nordamericano, rappresenta un passo importante nel dimostrare il valore di sostenibilità di Preceon; presto sarà possibile supportare questi risultati anche con dati specifici per l’areale italiano ed europeo.