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AGRICAMPUS
Diserbo del frumento, farlo bene per fare reddito
Prosegue su AgroNotizie la rubrica dedicata a migliorare la conoscenza delle ultime innovazioni del settore agricolo, nonchè delle pratiche di uso sicuro e sostenibile degli agrofarmaci, obiettivo dell'iniziativa Bayer AgriCampus
In breve
Resistenze sempre più diffuse e scelte tecniche poco mirate amplificano le perdite, mentre rotazioni adeguate e buone pratiche agronomiche aiutano a contenere la pressione delle infestanti. Una gestione integrata e tempestiva del diserbo diventa quindi essenziale per garantire resa, qualità e stabilità economica nella cerealicoltura moderna.
In uno scenario di costi fissi elevati e rese spesso insufficienti, il frumento raggiunge il punto di pareggio solo oltre i 40 q/ha.
Per questo il diserbo assume un ruolo decisivo: la competizione delle infestanti, in particolare delle graminacee, riduce l’assorbimento di azoto e la radiazione intercettata, causando cali produttivi e diminuzioni del contenuto proteico, oltre a favorire condizioni microclimatiche che incrementano il rischio di DON. Un controllo inadeguato può pesare fino a 10 q/ha.
Gli errori più frequenti riguardano l’eccessiva dipendenza dalla sola post-emergenza e la mancata gestione delle resistenze.
Rotazioni efficaci, falsa semina, alternanza dei meccanismi d’azione e trattamenti di pre-emergenza, affiancati quando necessario da lavorazioni profonde, sono strumenti essenziali per mantenere bassa la pressione infestante. Un diserbo programmato correttamente diventa quindi un investimento indispensabile per favorire resa, qualità e sanità della granella.
Leggi l'articolo del mese di novembre per approfondire il ruolo strategico del diserbo nella cerealicoltura moderna!
Per questo il diserbo assume un ruolo decisivo: la competizione delle infestanti, in particolare delle graminacee, riduce l’assorbimento di azoto e la radiazione intercettata, causando cali produttivi e diminuzioni del contenuto proteico, oltre a favorire condizioni microclimatiche che incrementano il rischio di DON. Un controllo inadeguato può pesare fino a 10 q/ha.
Gli errori più frequenti riguardano l’eccessiva dipendenza dalla sola post-emergenza e la mancata gestione delle resistenze.
Rotazioni efficaci, falsa semina, alternanza dei meccanismi d’azione e trattamenti di pre-emergenza, affiancati quando necessario da lavorazioni profonde, sono strumenti essenziali per mantenere bassa la pressione infestante. Un diserbo programmato correttamente diventa quindi un investimento indispensabile per favorire resa, qualità e sanità della granella.
Leggi l'articolo del mese di novembre per approfondire il ruolo strategico del diserbo nella cerealicoltura moderna!
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Il cattivo diserbo o il mancato controllo delle erbe infestanti ha un costo rilevantissimo sia in termini produttivi che qualitativi. Perdere 10 quintali di produzione a ettaro può significare passare da un bilancio positivo a uno negativo
Prof. Amedeo Reyneri - Professore dell'Università di Torino
Articolo a cura di Tommaso Cinquemani pubblicato in data 27 novembre 2025 nella rubrica Agronotizie "Uso consapevole degli agrofarmaci"
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Titolo
Diserbo del frumento, farlo bene per fare reddito
Categoria
AgriCampus
Tag
Articolo, Articoli, AgriCampus, Cereali
Pubblicato