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Nelle coltivazioni orticole in serra, i cicli produttivi ripetuti sullo stesso terreno favoriscono la diffusione di funghi patogeni e di nematodi, con gravi ripercussioni sulla resa.
Per gestire efficacemente queste problematiche è necessario un approccio integrato che combini genetiche resistenti, prodotti mirati e pratiche agronomiche come la solarizzazione. Questa tecnica prevede la copertura del terreno con film plastici trasparenti per sfruttare il calore solare e innalzare la temperatura del suolo fino a 60°, riducendo la carica patogena.
Per verificare l'effettiva riuscita della solarizzazione, è utile installare nel terreno sensori come Nematool, un dispositivo in grado di rilevare la temperatura del suolo e calcolare le somme termiche raggiunte.
Affinché sia realmente funzionale, la solarizzazione deve essere applicata correttamente e con attenzione ai dettagli tecnici: leggi l'articolo del mese di giugno per scoprire i cinque consigli per una solarizzazione efficace!
Si tratta di una tecnica efficace e sostenibile, che sfrutta il calore del sole per pastorizzare il terreno, eliminando o riducendo la pressione di funghi tellurici e di nematodi, come quelli galligeni, che causano gravi perdite di produzione
Francesco Maugeri, Agronomo
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